La Basilica di Sant’Andrea della Valle si trova nel centro storico di Roma, nel rione Sant’Eustachio, ed è retta dai Chierici Regolari Teatini.

La facciata di Sant’Andrea della Valle vista da Largo del Teatro Valle

I lavori per la sua realizzazione iniziarono alla fine del ‘500. Diverse furono le personalità artistiche che lavorarono al suo cantiere e diversi furono i finanziatori della sua realizzazione, conclusa nella seconda metà del ‘600.

Il progetto complessivo della chiesa si deve all’Architetto Carlo Maderno
incaricato agli inizi del ‘600 dal Cardinale Alessandro Peretti di Montalto, nipote di Papa Sisto V (Felice Peretti – Papa dal 1585 al 1590).

La facciata e la maestosa cupola, tra le più grandi di Roma

Carlo Maderno progetta anche la facciata della chiesa, che verrà però realizzata (e modificata) solo più tardi, dall’Architetto romano Carlo Rainaldi, sotto il pontificato di Papa Alessandro VII (Fabio Chigi – Papa dal 1655 al 1667).

La facciata con l’iscrizione di Papa Alessandro VII

La facciata, pietra miliare del grande barocco romano, accoglie all’interno di quattro nicchie, le statue realizzate da Ercole Ferrata e Domenico Guidi (grandi scultori del ‘600) che rappresentano: Sant’Andrea Apostolo e San Sebastiano (Santi titolari della chiesa), Sant’Andrea Avellino e San Gaetano Thiene (fondatore dell’Ordine dei Teatini).

San Sebastiano e Sant’Andrea Avellino
San Gaetano Thiene e Sant’Andrea Apostolo

Le due figure femminili, presenti sopra il frontone del portale centrale, sono opere dello scultore romano Iacopo Antonio Fancelli, e rappresentano le virtù della Speranza e della Fortezza.

Le due virtù: la Speranza e la Fortezza

La cosa che incuriosisce di più di questa facciata è la sua asimmetria. In alto a sinistra infatti, questa presenta una lacuna, una statua mancante. Solo uno dei due angeli previsti dal Rainaldi è stato realizzato, non sappiamo con precisione se da Ercole Ferrata o dal Fancelli.

La parte superiore della facciata e l’angelo mancante

A quest’angelo realizzato è legata una leggenda. Papa Alessandro VII criticò l’opera dello scultore, una volta completata. Così lo scultore, offeso, rispose a tono al pontefice “Se vuole l’altro angelo, se lo faccia da solo!” e non realizzò mai il secondo angelo, lasciando per sempre la facciata incompleta.

Non perdere il nostro piccolo sketch, che riassume lo scontro tra il pontefice e lo scultore. Ma soprattutto non perdere questo, e tutti gli altri nostri video della rubrica RomaOra Esplora. Scopri Roma insieme a noi!



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